Era un volontario che ripuliva "i rifiuti lasciati dagli analfabeti della bellezza". Mi piace la definizione data da Massimo Marnetto sul sito articolo21 nel suo ricordo di Tommaso Cestrone. Chi era questo signore di 48 anni, agricoltore, morto d'infarto a Natale? Fra gli amici e sul web era noto come l'"Angelo di Carditello" un po' come gli angeli che arrivarono a Firenze per ripulirla dal fango.
Cestrone invece da solo, ogni santo giorno, dopo il lavoro nella sua azienda agricola, ripuliva da erbacce e rifiuti la Reggia di Carditello, in provincia di Caserta. Gratis. Per passione e per salvare dal degrado un monumento saccheggiato da tutti e abbandonato dallo Stato. Ha dovuto lottare anche contro le intimidazioni: gli hanno incendiato la macchina e ucciso delle pecore. Il suo esempio, il suo lavoro nella Reggia dava forse fastidio a qualche "analfabeta della bellezza".
"Ne conosco tanti di questi “angeli” – scrive Marnetto -. Cittadini che si prendono cura della bellezza del proprio territorio proteggendolo non solo con dedizione estrema, come il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ma con azioni di tutela collettiva per ridare decoro ad un parco oltraggiato".
Cestrone e Vassallo. Due eroi campani. Mi chiedo: esiste un'onoreficenza della Regione Campania o meglio ancora della Repubblica Italiana per premiare due persone come loro? Siamo stufi noi meridionali di essere descritti con dei cattivi stereotipi. Se stereotipo deve essere, che sia quello di Tommaso Cestrone, agricoltore e volontario nella pulizia di un sito di grande bellezza come la Reggia di Carditello. Lui mi rappresenta non certo i camorristi. Grazie Tommaso per il tuo esempio.